Brutta Persona #1

Io quando la gente vede che succede qualcosa, e chiede: ma è successo qualcosa? Cioè quando fa quelle domande  che sono ovvie, tipo che siamo in agosto e chiedi se fa caldo, ecco, a queste  genti, io, proprio non ce la faccio a non rispondere male.

Se ne vale la pena

Verrebbe da chiedersi se vale la pena di mettersi a scrivere, anzi a riscrivere, un blog alla veneranda età di 36 anni. E dico 36. E se sia poi corretto di farlo continuando lo stesso blog di 8 anni fa. Fatto sta che io, come ho già detto mille volte, mi è sempre piaciuto di scrivere, fin da piccolo ho sempre scritto qualcosa: non grandi cose, mica come quelli che scrivono le cose da piccoli e poi diventano grandi scrittori da grandi e poi dicono: io ho sempre scritto fin da piccolo. Io scrivevo delle piccole cose, che poi badavo più alla forma che alla sostanza, e forse era meglio che facevo il tipografo, o il designer, invece che il geometra. E poi è arrivato l’internet e i blog e siccome non mi leggeva nessuno ho smesso. E adesso non ho voglia di aprire un blog nuovo, ma ho voglia di scrivere ogni tanto, e allora scrivo qua.

Il me di 8 anni fa credo sarebbe d’accordo.

Chi non muore si rivede 

Sono passati 8 anni da quell’ultimo articolo, o post che dir si voglia (minchia come passa il tempo), basti pensare che adesso sono qui a scrivere sull’iPhone e a quel tempo il fenomeno smartphone era ancora cosa per pochi intimi.
Quasi un’intera decade è passata e quante cose sono cambiate, anche se magari non sembra; e con essi se n’è andata anche quella sensazione di eterna giovinezza ed è arrivata la consapevolezza dell’invecchiare, di essere quasi a metà del percorso.
Ricordo che nel 2008 ero quasi in preda alla disperazione e invece poco dopo ci fu la svolta..
In questi anni ho viaggiato, fatto foto, letto libri, corso, conosciuto la mia fidanzata (che ripensando a quegli anni ha dell’incredibile,quindi, c’è sempre speranza); solo una cosa non è cambiata: il lavoro.
Per via della fotografia ho aperto e chiuso svariati blog. Anzi, chiuso chiuso solamente uno perché si pagava (squarespace, che bello che era), gli altri (su Tumblr e WordPress) continuano a convivere, anche se solo ultimamente li sto riprendendo in mano, perchè nell’ultimo anno sono successi eventi mica tanto piacevoli, e che mi hanno un po’distratto dal resto.
Fatto sta che passavo di qua, facevo delle prove per il tema dell’altro blog, e mi son detto: dai che scriviamo due righe.

Cambio/2

Eh, è così…uno fa, briga…sono tornato su blogger, sono qua.Sempre che qualcuno legga.E’ che non mi piaceva sto wordpress, che non si può neanche cambiare l’html, e allora sono tornato su blogger.Che c’erano cose anche interessanti, qua in WordPress, ma non si poteve cambiare l’html.E allora sono tornato di là, che si può cambiare l’html invece,su blogger.E adesso ho una marea di blog inutili, tra l’altro.Che sono inutili lo stesso perchè nessuno li legge.Ma se qualcuno vuole sono di .Ah, i commenti sono sempre ben graditi.

Suoneria

Mentre Mastella si dimette, perchè non riesce a fare uso personale della sua funzione così da mettere al riparo la moglie dagli agguati della finanza, e tutto il mondo parla del macbook air, io penso che non c’è cosa più odiosa delle pubblicità per comprarsi le suonerie per i cellulari.Io sono là sul divano alla sera che sono appena tornato dall’ufficio tutto stanco e che aspetto la cena da buon figlio-unico-viziato e che mi guardo uno dei telefilm migliori nella storia della televisione,war at home, e all’improvviso mi parte la pubblicità per comprarsi le suonerie per i cellulari, con sti qua due che sono in una ben poco credibile baita di montagna e si cantano no one di alicia keys, che mi piaceva anche sta canzone e adesso non la sopporto più, e apparte l’idiozia che sempre si stampa inesorabile sul volto dei protagonisti di tali pubblicità, rendondeli meritevoli di un odio raro, mi viene da chiedermi se veramente c’è qualcuno che spende numerosi euri per comprare una suoneria.Cioè basta un iTunes, tagliarsi una canzone e mettersela nel cellulare, che non è mica illegale.Bah.Comunque io ai protagonisti di tali pubblicità riservo un odio tutto per loro.E anche un pò a Mastella.Alla Apple no, a lei ci voglio bene.

Puzzle

Uno deve mettersi apposto delle cose nella vita per andare avanti.Tutto è come un puzzle che ha dei pezzi e il difficile è proprio nell’averli e nel non riuscirci a farli combaciare.Uno poi magari ce li ha i pezzi e glielo fanno anche notare e gli dicono che bel puzzle che hai, perchè non lo finisci, che tutti noi ce lo abbiamo il nostro puzzle, ed è anche bello che incorniciato appeso alla nostra parete.Che se rimangono lì nel tavolo e tu li guardi e non sai da che parte prenderli tutti sti pezzi, non servono a niente e poi ti alzi e te ne vai, e i pezzi restano lì, uno ha solo perso del tempo a guardarli.Che poi si alza, se ne va e non sa che fare perchè ha sempre la testa sul suo puzzle.Uno che ci pensa tanto e non sa distrarsi dal suo puzzle va a finire che ci fila troppo dietro e pensa solo al puzzle.E allora deve tornare a sedersi e metterlo a posto, e stare là seduto a vedersi sti pezzi, a capire se vanno bene, uno si rompe anche e pensa ma perchè io devo star qua a fare il puzzle mentre a un sacco di gente il puzzle glielo hanno già dato fatto o glielo hanno fatto gli altri?E allora questo si pensa che magari sta anche meglio senza il puzzle, ma poi il puzzle torna sempre alla mente e si torna a sedere.Certo è che se poi uno sto puzzle se lo fa da solo c’è più soddisfazione.Ma è solo un alibi, che uno della soddisfazione se ne fa ben poco.Sempre che lo finisca il puzzle.E che lo sappia fare.

Raffreddore

Che adesso c’è da dirla tutta,senza fare sconti a nessuno e usando le parole giuste: il mio nuovo compagno di banco, qua in ufficio, è un genio: affetto da raffreddore, di quelli potenti che in questo periodo sono all’ordine del giorno, non potendone più di medicinali e di rinazina, che io glielo ho detto di non usarlo che crea la dipendenza la rinazina, ha buttato olio 31 nel termoconvettore, adesso siamo immersi in un immenso aerosol.L’essenza delle 31 erbe officinali si è sparso per tutto l’ufficio, non dimenticandosi di neanche un angolo, sembra di stare dentro una caramella ricola.Robe che fanno pizzicare gli occhi.

Mi spiego

Avevo un altro blog prima ma è che era diventato di una pesantezza insostenibile.E allora l’ho proprio chiuso, per intanto.Poi vedrò che farci, se depurarlo da alcuni post o se cancellarlo.Troppe cose scritte, troppi riferimenti personali, troppe riflessioni che non vorrei che mi conosce mai leggesse…Oltretutto è un capitolo della mia vita che voglio chiudere al più presto, al quale non voglio più pensare.Le cose si sono messe così, ora sono così e niente sarà come prima e vabbè, prendiamola come viene.Quel che è, è.E allora ecco il nuovo blog.Per intanto.Mi sentivo di dare una spiegazione.E l’ho data.Sul blog nuovo.Verde speranza.