Belgio

In questo 2016 denso di viaggi, siamo stati, a dicembre, due giorni in Belgio. Quest’anno sono balzato in vetta alla mia classifica di aerei presi con ben 4 aeromobili all’attivo.

Se tutto va come deve andare l’anno prossimo ne prenderò 5 o 6, tutti in 2 settimane, ma è un altro discorso.

Del Belgio ho ricordi che si legano alla mia infanzia quando sull’album delle figurine dell’Europa c’era scritto “Belgium-Belgique” e io non capivo il perchè di questa doppia lingua.
Del Belgio abbiamo visto Bruxelles e Bruges, un giorno per uno. I piatti tipici sono le patatine fritte, le cozze con le patatine fritte, e i waffle, senza patatine fritte ma con enormi quantità di panna sopra. Roba da picco insulinico. C’è sicuramente altro di tipico da mangiare ma non abbiamo fatto a tempo a scoprirlo.

A Bruxelles c’era un’incredibile allestimento in Grand Place per il Natale con luci colorate ad illuminare i palazzi a a tempo di musica, numerose casette a dar vita ai mercatini di Natale, e il centrocittà da girare a piedi: molto graziosa.

Poi con un’oretta di treno si arriva a Bruges, piccola ma caratteristica, con molti canali, nebbia, un centro adorabile, una densità di turisti da far paura e 4 mulini a vento lungo i terrapieni che fungono da confine del centrocittà.

Qui dovrebbe seguire un link con le foto, ma, ahimè, non sono ancora pronte, per il momento ci sono queste e queste.

E’ sempre bello viaggiare.